Promozione dell’autogestione di malattie non trasmissibili, dipendenze e malattie psichiche
Studi & rapporti
23 settembre 2020
da
Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
In breve
La promozione dell’autogestione comprende approcci centrati sul paziente volti a sostenere le persone affette da malattie fisiche e mentali croniche non trasmissibili o da dipendenze nonché i loro familiari nell’affrontare le sfide che ne conseguono e a rafforzarne le risorse e le competenze di autogestione.
Gli anziani sono più esposti al rischio di malattie. L’UFSP si adopera per preservare la loro salute, sia sul piano dell’assistenza sia nel settore della prevenzione.
La consulenza e la terapia sono rivolte alle persone dipendenti o con consumo a rischio, nonché ai familiari che cercano aiuto. La terapia aiuta a gestire la dipendenza in modo controllato o a uscirne del tutto.
Il tema dei disturbi del comportamento alimentare è sempre più al centro dell'attenzione, soprattutto sullo sfondo dell'epidemia di sovrappeso, particolarmente diffusa.
Economia comportamentale e nudging nella promozione della salute e nella prevenzione
Strumenti di lavoro
21 settembre 2020
da
Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
In breve
Cosa ci trattiene dall’usare le scale nell’edificio in cui lavoriamo? Quando lo facciamo ugualmente? L’economia comportamentale può ottimizzare gli interventi efficaci nella promozione della salute.
Il processo di rilevamento e intervento precoci (RIP) mira a promuovere un ambiente favorevole alla salute e a rafforzare le competenze educative di tutti i membri della comunità, così da offrire un miglior sostegno alle persone in situazioni di vulnerabilità.
Il Piano d’azione Prevenzione del suicidio in breve
Opuscoli & schede informative
29 luglio 2020
da
Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
In breve
Ogni anno in Svizzera più di 1000 persone si suicidano e oltre 10 000 persone sono sottoposte a un trattamento medico dopo tentati suicidi. Nella maggior parte dei casi i suicidi e i tentati suicidi sono perpetrati in uno stato di disperazione psichica e solo raramente sono il risultato di una riflessione ponderata. Questi gesti sono visti spesso come l’unico sbocco per uscire da una situazione che suscita un senso di oppressione
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